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Disquisire se la Nato del Terzo Millennio sia diversa da quelle del secondo, concentrate entrambe in uno spazio temporale ridotto, il cinquantennio che va dalla sua creazione (1949) alla caduta del Muro di Berlino (1989), pare un esercizio accademico di forma più che di sostanza. La “terza Nato” scaturita dal summit di Newport rievoca tutte le manìe originarie consolidate...
(6 Settembre 2014)
Enrico Campofreda
Quella di Safa Ahmad è una storia di povertà e morte. Come altre mille e mille in Afghanistan, Paese che vede la terza generazione soffocata dai conflitti. Ma accanto alla scia di sangue Safa lascia un presidio di sogno e riscatto, spezzati purtroppo da ex miliziani trasformati in vagabondi, volto oscuro d’una nazione dove la quotidianità è soffocata dalla violenza...
(27 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
in: «Afghanistan occupato»
Il panorama istituzionale afghano che - verifiche delle schede a parte - viaggia verso la creazione d’un “governo d’unità nazionale” coi contendenti Abdullah e Ghani uniti nel cogestire il piano preparato da Washington, potrebbe trovare qualche ostacolo. Una delle sorprese politiche che prende corpo è l’allargamento del fronte di Unità nazionale anti...
(25 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
in: «Afghanistan occupato»
Nonostante accordi e aggiustamenti fra le parti i clan di Abdullah e Ghani (e tutta la pletora degli alleati con turbante e senza ma certamente con le armi) assieme alla Commissione Elettorale Indipendente, benedetta da Nazioni Unite e da Kerry, continuano a patteggiare il difficilmente patteggiabile: la divisione delle poltrone. Un potere che dovrebbe seguire la comparsata delle verifiche d’un...
(22 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
in: «Afghanistan occupato»
Accreditata da alcuni organi di stampa italiani: La Padania, Il Fatto quotidiano, di volontà mai espresse come quella di armare i peshmerga (i guerriglieri della fazione kurda di Barzani) la Rete Kurdistan Italia ha precisato che nei due mesi di crisi montante nella regione irachena, non ha mai sostenuto un’ipotesi simile. Gli stessi attacchi spietati dei fondamentalisti dell’Isis...
(20 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
Su quelle tombe i familiari pregano, gli attivisti meditano di passato e futuro, gli uomini dei villaggi che non ci sono più fanno la guardia. Perché la memoria della collina della memoria sia un monito per il tanto sangue versato. Ma ieri a Sehid Amed e nel cimitero di Sise è tornata la furia distruttiva e omicida dell’esercito turco. Si voleva rimuovere il busto di Mahsum...
(20 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
Guerriglieri e guerrigliere kurde delle Hpg, le Forze di difesa del popolo, struttura del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, sono giunti nell’area di Lalesh. Il luogo è situato in una valle montana del nord Iraq, a circa 60 km da Mosul, e rappresenta un simbolo sacro della religione yazida perché lì c’è la tomba dello sceicco riformatore Adi. L’azione...
(14 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
Non c’erano posti e momenti sbagliati per Simone Camilli e per il collega palestinese di cui non è stata ancora diffusa l’identità. Chi va sui fronti di guerra, in zone di conflitto, nelle aree difficili del mondo per narrare cosa accade, raccogliere testimonianze, strutturare reportage con immagini, video, parole - non solo quelle dei propri commenti ma dando voce a chi...
(13 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
in: «Palestina occupata»
Prosegue il matrimonio fra Erdogan e la Turchia. Dopo 12 anni di premierato il politico che incarna uno dei populismi più intensi presente in un’importante nazione non solo mediorientale ha ricevuto l’investitura per un nuovo ruolo: la presidenza d’una Repubblica in odore di presidenzialismo. Il 2% di consensi che si somma al 50% necessario a battere i concorrenti: Ekmeleddin...
(11 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
Libertà e giustizia sono categorie tornate in disuso in Egitto. Non piacciono al sedicente neo Nasser, generale Sisi, osannato dal sunnismo interno in linea con l’affarismo saudita. Non piacciono all’Egitto che insegue l’Occidente e ovviamente ai Paesi occidentali zelanti col disegno imperialista mai tramontato in Medioriente. A un anno dalla strage della Moschea Rabaa, che...
(10 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
in: «Paese arabo»
Chi non ama Recep Tayyip Erdogan ricorda come neppure per lo sprint delle presidenziali a elezione diretta di domenica (se nessun candidato supererà la soglia del 50% dei consensi il secondo round ci sarà il 24 agosto) il sultano abbia rinunciato alla vetrina che l’incarico di premier gli riserva. Figurarsi se uno che vuol diventare superpresidente d’una Turchia presidenziale...
(9 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
Fuggono con ogni mezzo, anche a piedi sulle sassose montagne attorno a Sinjar molto a ovest di Mosul, verso il confine siriano. Sono gli yazidi, secondo un certo islam gli “adoratori del diavolo”, seguaci d’una fede che mescola credenze locali, zoroastriane, sufi e islamiche stesse, sedimentate in quattro millenni di non facile esistenza. Eppure si sono conservati attraverso articolati...
(8 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
Gli occhi neri di bambino persi nel vuoto, il volto di ragazza adolescente sopito sulle macerie da fuggire senza una meta. Gli sfollati palestinesi della Striscia che sono 250.000 e non sanno dove andare vagano su mezzi di fortuna o su quelli umanitari che nulla possono sulla disumanizzazione delle sigle con cui l'esercito d'Israele definisce le sue aggressioni. Il "Bordo protettivo" in atto dall'8...
(2 Agosto 2014)
Enrico Campofreda
in: «Palestina occupata»
Non dovremmo farlo. Secondo il codice deontologico non dovremmo insistere nel mostrare il dolore, i corpi ridotti a miseri panni, le membra distorte o divelte. E’ vero non dovremmo, ma questo non è sensazionalismo, non si tratta di speculazione né informativa né politica. Non c’è il morto sbattuto in pagina, c’è il morto e basta. Una drammatica...
(21 Luglio 2014)
Enrico Campofreda
in: «Palestina occupata»
Nella biografia che la quarantenne Federica Mogherini ha fatto girare alla Camera dei Deputati e alla Farnesina, di cui dirige il dicastero, accanto alle note personali: sposata e mamma di due bimbe, c’è il curriculum di studi (maturità classica e laurea magna cum laude in Scienze Politiche, con tesi sull'Islam politico fatta durante l'Erasmus all'Istitut de Recherche e d'Etudes...
(17 Luglio 2014)
Enrico Campofreda
Non s’è fatto attendere il dissenso dei Taliban al piano d’unità nazionale con cui il segretario di Stato americano Kerry pensa di placare i dissapori presidenziali fra Abdullah e Ghani. Gli attentati sull’intero territorio proseguono e dopo il ferimento, nella controllatissima Kabul, di due collaboratori del leader uscente Karzai, giunge l’ennesima esplosione....
(16 Luglio 2014)
Enrico Campofreda
in: «Afghanistan occupato»
Raddoppia un Karzai e chiamalo governo d’unità nazionale che poi sarebbero Abdullah più Ghani - i due contendenti alla presidenza che si contestano per brogli - più i pashtun divisi fra i due fronti e tajiki e uzbeki e signori della guerra e degli affari. Riuniti tutti appassionatamente. E’ questa la quadratura del cerchio imposta dal segretario di stato americano...
(13 Luglio 2014)
Enrico Campofreda
in: «Afghanistan occupato»
S'illudeva chi pensava che il Fun Time Beach Cafe di Khan Younis potesse salvarsi dalla missione di punizione e morte che da quattro giorni Israele dispensa a uomini, donne, vecchi e bambini della Striscia di Gaza. Il massacro di palestinesi, amanti del pallone e dei Mondiali di calcio, o semplicemente calamitati sull’unico svago che gli tamponasse il dolore di rinnovate oppressioni s’è...
(11 Luglio 2014)
Enrico Campofreda
in: «Palestina occupata»
Tutti fermi fino a venerdì quando a Kabul giungerà John Kerry. Lo ordina in un discorso ai sostenitori il candidato Abdullah Abdullah che, qualora venissero confermate le proiezioni del riconteggio dei tre milioni (sì, addirittura tre milioni di voti su sette delle presidenziali) conoscerebbe per la seconda volta l’amarezza d’un naufragio del proprio sogno di gloria....
(9 Luglio 2014)
Enrico Campofreda
in: «Afghanistan occupato»
I corpi nella Terra santa e contesa possono giacere inerti. In questi giorni è accaduto a Naftali, Gilad, Eyal. O diventare cenere come Mohammed. Possono sopravvivere a un odio vivo che si blocca prima di sfigurare del tutto Tariq. In tanti hanno pianto e le vendette, quella praticata, minacciata o promessa, restano nell’aria e non svaniranno anche se i politici stavolta cercano di placare...
(7 Luglio 2014)
Enrico Campofreda
in: «Palestina occupata»
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