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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 33 di 62)

Soma, la discolpa del potere

La politica di potere, quella peggiore, è sangue e merda. La sua versione più ecologicamente compatibile esprime un’essenza olfattivamente modificata, ma la sostanza fetida resta. Il riferimento non ha confini geografici, accade ovunque. Lì dove il potere è più infame e autocratico dà il peggio di sé. Nelle lordure di Stato per eccellenza come...

(17 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Il consenso erdoganiano nel buio di rabbia e dolore

I salvati dalle viscere più buie di pece e fuoco, chi può respirare ma egualmente piange perché non si dà pace per i compagni sepolti in quel posto di lavoro che toglie la vita, in genere tacciono. Troppo tristi, troppo infuocato è l’animo nonostante i corpi sembrino robusti e ancora resistenti allo scavo della silicosi. Però gli estrattori scampati...

(15 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Kemal, sotto terra a quindici anni

Fra le 274 vittime accertate della miniera di Soma nella provincia di Manisa, col rischio che il doloroso conteggio salga ancora per il centinaio e passa di uomini tuttora intrappolati, c’è anche il mistero d’un morto minorenne. E’ - anzi purtroppo era - Kemal Yldiz di quindici anni. Suo zio portato davanti ai microfoni televisivi nella penombra della sera ha laconicamente...

(15 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «Di lavoro si muore»

Badakhshan, un disastro nell’Afghanistan dimenticato

Della duplice frana che ha seppellito vari villaggi del distretto di Argo in Badakhshan (provincia afghana di 900.000 abitanti, incastrata fra il Tajikistan a nord e il Pakistan a sud-est e confinante anche con un lembo di Cina) cominciano a interessarsi alcune Ong internazionali che inviano soccorsi, e addirittura il governo di Kabul. Questo col presidente uscente Karzai promette aiuti alla popolazione,...

(14 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Nour, l’uomo-immagine del presidente

Dodici milioni di sterline egiziane spese per la campagna elettorale (1.700.000 dollari) è il conticino che Al-Sisi lascia in eredità per la campagna presidenziale con un programma talmente articolato - spiega Tareq Nour, coordinatore generale del suo team di propaganda - che ci vorrà un anno per farlo comprendere e divulgarlo a dovere fra la gente. Che comunque lo voterà,...

(13 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Hambastagi, dna solidale

Un altro Afghanistan che non attira i media mainstream fa seguire le parole ai fatti, dalle sigle di partito a quello che l’organizzazione politica realizza con programmi e attivisti. Così Hambastagi Party (Partito della Solidarietà) l’aiuto concreto lo sta portando nella provincia di Badakhshan sconvolta nei primi di maggio da inondazioni e frane seguìte a piogge...

(12 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Rezan, la via giudiziaria contro l’autodeterminazione

Il neo sindaco di Lice (nel Kurdistan turco) Rezan Zugurli è stata condannata dall’Alta Corte Criminale a 4 anni e due mesi di prigione “per aver commesso crimini per la guerriglia kurda”. In prima battuta, e dopo un arresto di tredici mesi iniziato a scontare nel 2012, il verdetto prevedeva 35 anni di reclusione poi ridotti a 5. Il tutto si riferisce a un fermo avvenuto nell’ottobre...

(11 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Afghanistan, le stelle stanno ancora a guardare

Mille persone in corteo a Kabul, sul viale che un tempo veniva definito del Primo Maggio, è una notizia che la stampa occidentale ha glissato. Così anche i media che s’interessano dello scontro presidenziale fra Abdullah e Ghani oppure ai disastri naturali come le inondazioni e i periodici agguati talebani. Silenzio. Le informazioni che scompaiono riguardano sempre i derelitti...

(8 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Al Sisi: Patria, Sicurezza, Allah per il bene d’Egitto

Dismessi gli abiti del feldmaresciallo che i fan adorano, a tal punto d’averci stampato ogni sorta di maglietta, il futuro presidente egiziano Al-Sisi s’è offerto in giacca e cravatta meticolosamente civili alle telecamere delle emittenti private CBS e ONTV. Una lunga intervista registrata e donata al pubblico televisivo in due tronconi nella fascia serale di massimo ascolto lunedì...

(7 Maggio 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

L’Egitto della pena di morte

Il pianto disperato di madri, mogli, sorelle sembra non potere nulla di fronte alla decisione della Corte di Minya che sentenzia morte. Seicentottantatre volte. Oppure sì, perché magari dopo la condanna capitale seguirà la tramutazione in ergastolo, com’è accaduto al precedente gruppo d’imputati della Fratellanza. Delle 529 condanne, “solo” 37 dovrebbero...

(29 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Presidenziali afghane: Abdullah vince il primo round puntando su hazara e voto interetnico

Abdullah Abdullah 44.9%, circa tre milioni di voti, Ashraf Ghani 31.5%, attorno ai due milioni, questo è il responso della Commissione Elettorale Indipendente che indica un ballotaggio fra loro nel mese di giugno. Ma per ora non stabilisce date. I restanti candidati staccatissimi, a cominciare da Rassoul 11.5% quindi certi noti signori della guerra. Ma di Sayyaf 7%, Helal 2.8%, Sherzai 1.6%,...

(27 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Afghanistan, conta e prime polemiche sul voto

S’avvicina la presunta data della prima ipotetica conta elettorale (24 aprile) e le lamentele dei potenziali presidenti iniziano a inseguirsi. A dare il “la” Ashraf Ghani che sul tema ha convocato una conferenza stampa. In essa l’ex ministro delle finanze, pur col garbo della diplomazia acquisita nelle sue frequentazioni internazionali, ha accusato a Commissione Elettorale...

(22 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Egitto, sangue a poco prezzo

Coprono e commentano, o almeno provano a farlo, le vicende d’un sempre turbolento Egitto ma anche loro diventano bersaglio della repressione. “Il sangue dei giornalisti non è a buon mercato” dicevano alcuni cartelli esposti sotto la sede del Sindacato professionale ieri al Cairo, per una protesta vociante, numerosa, simbolo anch’essa di quella libertà calpestata...

(18 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Storie d’ordinario Afghanistan fra agguati e voto inquinato

Per ammissione della Commissione Elettorale Indipendente, che vigila, o dovrebbe farlo, sulla trasparenza delle operazioni di scrutinio e dell’apertura delle stesse, nessun osservatore è in grado di seguire tutte le fasi di viaggio delle urne dalla periferia a Kabul. I box di voto sospettati di manomissione vengono visionati da addetti al conteggio, ma in alcuni casi non si sa dove tale...

(17 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Kurdistan turco, il passo dell’autonomia energetica

Mentre Heval Kewstani, membro del parlamento regionale del Kurdistan, propone la candidatura di Abdullah Öcalan per il Nobel della pace (il Comitato per il prestigioso premio lo inserisce fra le 278 candidature, ma viene poi smentito dalla Fondazione per il Nobel che preferisce glissare), gli amministratori delle province kurde di Hakkari e Sirnak, più il co-direttore del Partito della...

(15 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Presidenziali afghane: Abdullah è in testa e non lamenta brogli

Il doppio binario sul quale si convogliano le notizie delle presidenziali afghane offre uno scenario ondivago. I brogli segnalati sono tanti, tantissimi, minori comunque a quelli registrati nel 2009 quando Abdullah Abdullah attuò il clamoroso gesto di ritirarsi dal ballottaggio contro Karzai. Forse ora non lo ripeterà, visto che le prime note dello spoglio che comprende26 delle 34 province,...

(14 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Presidenziali egiziane: Sabbahi, l’educatore delle uniformi

C’è un’aria leggiadra e naïve (non vogliamo inveire) che caratterizza Hamdeed Sabbahi nel suo doppio passo di vaghezza politica e supporto alla reazione. Non sappiamo se inconsapevoli. Da buon veteranoha molti sostenitori: nel 2012 giunse terzo nella sfida presidenziale, raccogliendo quattro milioni e ottocentomila voti. Possiede un credo e una coerenza rispetto a valori che...

(12 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Faccia e legge di spia per Erdogan

Dopo la pausa elettorale è tornato nel Parlamento di Ankara il disegno di legge a favore dei Servizi segreti nazionali (Mit) e ha immediatamente rilanciato un focoso dibattito. L’opposizione repubblicana è insorta annunciando il ricorso alla Corte Costituzionale se la misura dovesse passare. Il provvedimento è accusato d’imitare le ingerenze sulla vita politica nazionale...

(10 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Un pezzo d’Afghanistan cerca il presidente

La Commissione Elettorale Indipendente, che presiede le operazioni del voto afghano, s’è mostrata molto soddisfatta nel diffondere i dati sull’affluenza alle urne. Le cifre, tuttora parziali, parlano di circa sette milioni di votanti (il 35% sono donne); se confermate l’ingresso dei cittadini nei seggi sarebbe aumentato del 50% rispetto al 2009. La trasparenza, già...

(9 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Afghanistan, ancora sangue sulle presidenziali

Esperte, brave, premiate e colpite, anche a morte. Accade a Khost, città afghana del sud-est verso il confine pakistano. La tedesca Anja Niedringhaus è deceduta, mentre la canadese Kathy Gannon fortunatamente è solo ferita. A compiere l’azione criminosa un ufficiale della polizia che ha imbracciato il fucile d’assalto Ak-47 e ha crivellato la loro auto. Le croniste...

(4 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

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