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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 34 di 62)

Erdogan, pericolosi orizzonti di gloria

Volendo disegnare la Turchia erdoganiana in base ai dati ufficial-ufficiosi delle amministrative - visto che le contestazioni di schede sono numerosissime e diffuse - la lampadina arancione del Partito della Giustizia e dello Sviluppo illuminerebbe tutta la penisola anatolica spolpata dei contorni. Perché delle 81 province il ‘partito-regime’ ne prende 48, quasi tutto il blocco...

(4 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Amministrative turche: Kilinç (area Bdp) “Non crediamo al menzognero Erdogan, andiamo avanti con l’autonomia“

Signor Kilinç il Bdp esce dalle amministrative con risultati lusinghieri, che riflesso avrà tale successo sulla comunità kurda? Com’è nostro costume anche in queste elezioni abbiamo presentato progetti per donne, bambini e l’intera comunità che è sempre al centro di ogni nostra mossa politica. Dal buon risultato seguiranno ulteriori avanzamenti. Queste...

(3 Aprile 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Erdogan, il cammino della presidenza passa per la via kurda

Festeggiano gli erdoganiani perché un pezzo della grande paura sembra alle spalle. Festeggia il clan familiare di Recep Tayyip, con Emine la consorte velata, e Bilal il figliolo delle imbarazzanti intercettazioni a tema miliardi. Tutti stretti sul palco. Applauditi dalla folla proprio nell’Istanbul dai due volti che ha provato a mettere un altro uomo al posto del sindaco dell’Akp....

(31 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Amministrative turche: il sultano si flette ma prosegue

Erdogan vince, convincendo solo parzialmente, anche se stesso. O perlomeno così fa crede alla prima dichiarazione delle ore 21: “Si poteva fare meglio”. Cerca probabilmente di mascherare con un semi sorriso il superamento d’uno scoglio. Perché se gli va bene - e così ormai pare - l’Akp porta a casa un decoroso 47%. Se va male un 44% che è un calo...

(31 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Elezioni turche, fango mediatico incrociato

Le amministrative che da domani potranno segnare il volto del primato politico in Turchia (Erdogan proseguirà spedito il cammino di potere o verrà indotto dal suo stesso partito a un pensionamento anticipato al di là della candidatura presidenziale?) hanno visto negli ultimi giorni di campagna elettorale uno scatenamento mediatico non indifferente. In cima i due maggiori quotidiani:...

(29 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Rezan Zugurli, il cuore nella lotta

LICE – “Se il cuore del Kurdistan è Amed, il cuore di Amed è Lice perché su queste montagne è nato il PKK”. Non ha timore di richiamare un passato che è tuttora vivo Rezan Zugurli, una venticinquenne che presenta la propria candidatura nel paese citato, cinquemila anime, triplicate nell’area attorno, sebbene dei 56 villaggi d’un tempo...

(28 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Ayse Gökkan, il sindaco che contrasta il muro

NUSAYBIN - ”Il mondo è un villaggio piccolo e tutto può essere avvicinato” dichiara questa donna, prima cittadina d’un luogo di confine qual è Nusaybin, dove la geometria della geopolitica ha tagliato l’area con righello e accetta. Da una parte Turchia, dall’altra Siria e la comunità kurda a fare i conti con amministrazioni, stati centrali...

(27 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Kurdi, la via del dolore

DIYARBAKIR - C’è una via del dolore che incrocia quella d’una giustizia tuttora sconosciuta alle Madri della Pace, una comunità di donne unite dalla sorte di mariti, figli, figlie finiti martiri nella comune lotta identitaria. Oppure murati nelle prigioni con condanne anche secolari per aver applicato quell’autodifesa d’un territorio dove le proprie famiglie vivevano...

(26 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Diyarbakir, i ragazzi dei giardini di Hevsel

DIYARBAKIR - I ragazzi delle piante che non ci sono più presidiano il luogo. Una zona verde vicinissima a Diyarbakir (Amed in kurdo) di proprietà della locale università che ha concesso alcuni ettari al ministero degli Interni. Quest’ultimo senza pensarci su ha deciso di costruire lì degli edifici e venderli, un cambio di destinazione d’uso a vantaggio della...

(25 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Il sogno kurdo nelle amministrative di Erdogan

ISTANBUL – Nella triade dell’urna che misurerà il peso del sultano le amministrative di questo fine di questa settimana sono un primo round nient’affatto secondario. Lo si vede da come il premier affronta da giorni le tappe pubbliche che preparano la scadenza. Nell’ultima di domenica a Kocaeli ha incendiato i cuori anche degli avversari nazionalisti più restii...

(24 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Hafiz Rasikh (Partito della Solidarietà): La farsa delle presidenziali ancora una volta non aiuta il popolo afghano

Signor Rasikh, quali sono le aspettative dei cittadini afghani per le prossime presidenziali? In questo periodo anche noi parliamo delle elezioni, perché l’opinione pubblica si forma sulla fuorviante propaganda alimentata dai media interni e internazionali controllati dallo Stato. Il dibattito ha un unico obiettivo: far credere alla gente che il proprio voto sia importante e decisivo...

(18 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Erdogan, la resa dei conti del sultano

Definire, come fa Erdogan, il quindicenne Berkin Elvan un terrorista è una provocazione a effetto già usata nella scorsa estate contro i giovani e i meno giovani di Gezi, Taksim e poi dell’intera Istanbul europea e asiatica che gli si ribellava. E’ il colpo sleale del pugile all’avversario dopo averlo legato in clinch, magari una testata, che se prende l’arcata...

(16 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Presidenziali afghane: accordi palesi, finanziatori occulti

Chi paga cosa, è l’insinuante domanda che alcuni attivisti afghani pongono attorno alla campagna delle presidenziali afghane. La Commissione Elettorale Indipendente sta compiendo controlli su inosservanze di quel regolamento che ciascun candidato deve accettare. Sono sotto la lente peccatucci veniali ma, ad esempio, non c’è stata verifica sui finanziamenti. Questi non possono...

(14 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Kurdi, un Newroz di speranza

Nelle città e nei villaggi kurdi di Turchia il prossimo Newroz (l’antichissima festività che segna l’inizio della primavera) avrà un significato speciale. In realtà ogni Newroz è significativo. Nei decenni passati, quando la repressione delle dittature militari e prim’ancora del kemalismo storico ne impedivano un festeggiamento pubblico, la comunità...

(12 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Signori della guerra in lutto: muore Fahim

Se l’è portato via il diabete, non la resistenza antisovietica degli anni Ottanta o la guerra civile dei Novanta. Lì erano gli altri a soccombere. Mohammad Fahim, tajiko e vicepresidente afghano, muore a 57 anni lasciando un vuoto nell’eredità dei nuclei politici dell’Alleanza del Nord ereditati dalla sua guida politico-militare: Ahmed Massoud. Il tuttora venerato...

(9 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Il David d’assalto

I cow boys dell’Illinois non guardano per il sottile, né tantomeno lo fa un ex ufficiale dell’Us Army che ritiratosi dall’opra svolta al servizio della nazione ha avviato il personale business in un settore che non conosce flessioni. Attualmente la rilanciata ArmiLite, specializzata in fucili e colt di cui l’esercito statunitense ricorda l’arma d’assalto...

(8 Marzo 2014)

ecam

Egitto, l’appuntamento con morte

Torna in strada al Cairo, Alessandria, Fayoum la protesta alti golpe e trova una repressione, secondo il ministro dell’interno attenta a non coinvolgere i cittadini, coloro che sollevano l’icona Sisi ormai atteso alla definitiva consacrazione per la corsa alla presidenza. Tornano in strada uomini e donne di Raaba, incontrano la morte in tre, con una trentina di feriti e 47 arrestati. Un...

(8 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Presidenziali afghane, un mese di fuoco

Mentre volano altissime le promesse elettorali attorno all’economia, ad esempio Abdullah dalle sue roccaforti di Helmand e Nangarhar, lancia a parole: espansione industriale in alcune città (non è dato sapere quali), riconversione da economia di consumo (in verità non per tutti) a economia di produzione. Passando - udite, udite - per un piano di trasporti con la costruzione...

(6 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Karzai, lacrime di coccodrillo

Con un’intervista al veleno allo statunitense Washington Post Hamid Karzai, a un mese dalle presidenziali nelle quali è indirettamente coinvolto con la candidatura del fratello Qayum e con un’intesa tutt’altro che segreta con politici che ne proseguirebbero l’opera e gli affari (Wardak, Rassoul, Ghani) attacca i tutor della Casa Bianca. Sempre in primo piano la materia...

(3 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Al-Sisi, il potere della presidenza e del rispolverato Scaf

L’Egitto che ripristina il Consiglio Supremo delle Forze Armate, quello dell’immediato dopo Mubarak e della continuazione per sedici mesi (marzo 2011-giugno 2012) di repressioni e stragi per mano di poliziotti, agenti dei Servizi, teppisti, provocatori medita sul da farsi. Non c’è più l’Esecutivo provvisorio di Beblawi sostituito da Ibrahim Mehleb, c’è...

(1 Marzo 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

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