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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 24 di 62)

Afghanistan, uccidere civili e dimenticare

Ventiduemila pazienti curati e circa seimila operazioni chirurgiche effettuate nel 2014 in Afghanistan, ora però Medecins sans frontières lasciano in confine afghano perché diventati bersaglio di quello che definiscono un ‘crimine di guerra’. Un’accusa che gli organismi Onu iniziano a considerare di fronte alle giustificazioni statunitensi. Da parte americana...

(5 Ottobre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Danni collaterali afghani: bersaglio sanitario

Continuano a chiamarli “danni collaterali” e continuano a farne a centinaia e migliaia. Ma quei danni hanno nomi come Mohammed, Ali, Noor, Pari. Uomini e donne, ragazzi e ragazze. Bambini. Dai settant’anni (chi li supera fra gli afghani rappresenta un’eccezione) a chi di anni ne ha appena uno o pochi mesi. Muoiono sotto le bombe, ma per i generali del North Atlantic Treaty...

(3 Ottobre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Il bluff dell’Afghan National Security Forces

Fortemente voluto dagli Stati Uniti l’Afghan National Security Forces, che raccoglie circa 400.000 soldati al costo di oltre 4 miliardi di dollari, appare tuttora carente di addestramento e non così efficiente come dovrebbe per azioni complesse come lo scontro aperto coi motivati Taliban. Costoro possono tuttora permettersi numerose perdite che, in varie circostanze come in questi giorni...

(1 Ottobre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Afghanistan, quell’occupazione che accresce il mito talebano

Solo taluni personaggi discretamente supponenti o eminentemente propagandistici, che pure rivestono ruoli anche d’alto profilo nella Nato, possono fingere stupore nella presa della città di Kunduz da parte talebana. Il flop più recente delle loro geostrategìe ha la denominazione di Resolute support, il piano che dallo scorso dicembre ha lasciato 13.000 marines e istruttori...

(30 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Turchia, l’Hdp tende la mano ai repubblicani

Nelle sorprese della politica, che scombussola situazioni sui più diversi panorami internazionali, ben s’inserisce l’apertura fatta dal co-presidente di quel gruppo che da mesi costituisce la possente novità del panorama turco: il Partito Democratico del Popolo. Cos’ha detto Selahattin Demirtas di tanto stravolgente? Una cosa semplice che, nelle settimane successive...

(29 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Afghanistan, talebani su Kunduz

Un attacco in grande stile sulla città di Kunduz è stato effettuato stanotte da vari commando talebani. Non si conoscono ancora le strutture colpite, ma un primo lancio dell’agenzia Reuters riferisce di assalti partiti dagli ingressi di Khanabad, Chardara, Imam Sahed. Attualmente la città è isolata, l’aeroporto è chiuso; la polizia e l’esercito,...

(28 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Islam afghano: non solo Taliban

Nell’anno in cui anche l’Afghanistan e i territori delle Fata, le aree tribali confinanti col Pakistan, hanno vissuto la comparsa di talebani dissidenti (Tehreek-e Taliban) desiderosi di rapportarsi all’Isis, uno studio condotto sul campo dal ricercatore Borhan Osman mette in luce una presenza stabile e crescente di forze islamiche sunnite alternative agli storici ceppi dei turbanti...

(25 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Cizre, l’assedio, il sequestro, la morte

Il “pericolo di attentati” allontana il voto da Cizre, nel distretto di Sirnak, la città uscita con morti e feriti, da uno stato d’assedio durato dal 4 al 12 settembre. Per cui il Consiglio del distretto elettorale decide di non collocare urne nelle aree di Cudi, Nur e Sur che raccolgono 48.000 dei 66.000 elettori di Cizre, dove il voto plebiscitario per la formazione filo...

(22 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Akp: la spina elettorale

Fare i buoni, facendo dimenticare violenze verbali e fisiche di queste settimane. Assumere un atteggiamento conciliante e super partes è la tendenza che la direzione del Partito della Giustizia e dello Sviluppo propone per le caldissime elezioni del 1° novembre, forse nel timore che s’avveri quanto i sondaggi vanno diffondendo: un ulteriore ridimensionamento delle percentuali riscontrate...

(21 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Cizre, cessato lo stato d’assedio non la campagna anti kurda

Da quando, cinque giorni or sono, lo stato d’assedio posto alla città kurda di Cizre è terminato, la popolazione ha recuperato l’uso delle strade, sebbene ovunque restano i segni della battaglia: fori di proiettili sui muri, bruciature, chiazze in terra e macerie, perché soldati e agenti hanno devastato luoghi pubblici e privati. Eppure nei luoghi dove sedici vittime...

(18 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Turchia, altri arresti nel conflitto fra gli Islam politici

Sullo scenario delle prossime elezioni turche continua ad aggirarsi lo spettro della sicurezza interna per quella guerra civile strisciante che in tre mesi ha tolto la vita a un centinaio di poliziotti e un numero imprecisato di kurdi, alcune centinaia fra guerriglieri del Pkk, attivisti dell’Hdp e di associazioni della società civile, semplici cittadini. La consultazione del 1° novembre...

(17 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Elezioni turche, la guerra di Erdogan

Non si può dire che i Lupi grigi, o gli attivisti del kemalismo più feroce, e quelli dell’Islam politico, plasmati un tempo da Erbakan e poi da Erdogan, familiarizzino facilmente. Anzi. Tendenzialmente laici i primi, oppure credenti secondo quel soggettivismo privato indicato da Atatürk, investiti d’una religiosità pura e totale, vissuta nelle scelte quotidiane,...

(11 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Turchia, la frammentazione della violenza

L’establishment turco dei tre maggiori partiti (Akp, Chp, Mhp) riconosce, quasi ammette, che la situazione del Paese gli stia sfuggendo di mano. Dagli episodi più gravi: attentati all’esercito (oltre 100 militari uccisi in neppure due mesi) e ritorsioni con bombardamenti aerei, dentro e fuori dai confini, sulle postazioni dei miliziani del Pkk con un numero di morti ben superiore,...

(9 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

L’Europa e la società multirazziale

Esiste un’Europa della solidarietà? Sembra di sì, nel moto generoso di singoli cittadini, associazioni, strutture religiose, laiche e anche di certi partiti. Addirittura governanti di rango come la severa Cancelliera tedesca, che qualche settimana addietro faceva spuntare le lacrime a una ragazzina palestinese spiegandole i motivi d’un mancato ricongiungimento familiare,...

(7 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «La tolleranza zero»

Unione Europea e Orban show

“Penso che abbiamo diritto di decidere di non volere un bel numero di musulmani nel nostro Paese” ha sentenziato nella conferenza stampa di Bruxelles con la certezza che ne contraddistingue pensiero e azione il premier ungherese Orban, di fronte allo sguardo smarrito e imbarazzato del presidente della Parlamento Europeo Schultz. I cultori dell’Orban-idea sostengono che il leader...

(4 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «La tolleranza zero»

Afghanistan, Ghani: jihad contro la corruzione

Bardato come usa fare quando è davanti a capi tribali e amici Warlords, il presidente afghano Ghani, in una conferenza stampa svoltasi ieri nella Amani High School di Kabul, ha annunciato di voler lanciare nientemeno che una jihad contro la corruzione amministrativa e governativa. Cioè contro se stesso. Non ha lesinato metafore il successore di Karzai nel ruolo di Capo d’uno Stato...

(2 Settembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Il gas mette l’Egitto al centro del Mediterraneo

Lo chiamano Zohr, è un pozzo esplorativo di risorse energetiche prospiciente le coste egiziane, frutto dell’attività di ricerca dell’Eni in collaborazione con l’Egyptian Natural Gas Holding Company. Nella perforazione ha raggiunto oltre 4000 metri di profondità rivelando un vero tesoro: un giacimento stimato fino a 850 miliardi di metri cubi di gas. Secondo il...

(31 Agosto 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Onorevoli e onoranze coi pennacchi

Nella vicenda delle esequie di prima classe al boss Casamonica, celebrato come un Padrino con la maiuscola, perlomeno nella sceneggiatura orchestrata con fanfara dal clan tribale in piazza Don Bosco, al Tuscolano, l’unico che tiene botta con una coerenza solidificata da soggettiva fede e faccia di bronzo è il parroco che ha accolto la salma nella sua parrocchia con lo stuolo di chi dava...

(21 Agosto 2015)

ecam

Cairo, la bomba black bloc

Fanno esplodere tre ordigni in piena notte e si firmano black bloc. Non a Roma o Parigi, a Shubra El-Kheima e Al-Dokki, distretti settentrionali del Cairo. Lesionato uno dei palazzi che ospita l’Intelligence egiziana, otto poliziotti feriti, e un attentatore, secondo quanto riferisce una testimonianza, parcheggia l’auto-bomba e fugge su una moto che lo seguiva. Un copione studiato nei...

(20 Agosto 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Turchia, il governo impossibile e le nuove elezioni

Quarantacinque giorni s’era concesso il presidente-dimezzato Recep Tayyip Erdogan per indirizzare il dopo-voto turco del 7 giugno verso un esecutivo, pur di transizione. Elezioni fortemente punitive per il suo partito (Akp) sceso al 40.87% e impossibilitato a inseguire i sogni d’un governo monocolore e soprattutto della trasformazione in senso presidenziale della Repubblica. Di giorni...

(16 Agosto 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

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