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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 27 di 62)

Repubblica turca, l’ora dei veleni

Bülent Arinç, il vicepremier che non vuol far ridere le donne in pubblico, almeno così dichiarò l’estate scorsa in una frase rimasta celebre, critica Erdogan per i ripetuti tentativi di forzare la mano spingendo verso una trasformazione della Repubblica da parlamentare a presidenziale. Arinç, fondatore come l’ex capo dell’esecutivo diventato presidente...

(29 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Nuove condanne ai nemici d’Egitto

Fra gli ultimi condannati alla pena capitale dall’Alta Corte egiziana c’è l’ennesimo nemico della nazione: tal Hany Amer, di mestiere informatico, di sponda politica islamista dell’ala dura di Ansar Beit al-Maqdis. E’ accusato d’aver preso parte all’assalto omicida svoltosi contro un check-point dell’esercito esattamente un anno fa. L’avvocato...

(28 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Afghanistan, presenza duratura

In barba a ogni tattica diversificatrice, che nei mesi scorsi l’ha condotto al cospetto del temuto Pakistan e anche a sondare l’ipotesi d’un rilancio di trattative coi talebani interni (rete di Haqqani e alleati), il presidente afghano Ghani ha ripreso la strada maestra tracciata dal grande tutore statunitense. Nell’intervento tenuto ieri alla Casa Bianca ha avallato la dichiarazione...

(25 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Assedi, trincee, crociati

Fra i commenti di taluni opinion leader di blasonati quotidiani nostrani sulla strage in Tunisia e il pericolo Isis scegliamo quelli de La Repubblica del 19 marzo e gli odierni de Il Corriere della Sera. Al cospetto degli imbarazzati vuoti dei Paesi dell’Unione Europea, all’inesistenza d’una politica internazionale unitaria su scala globale e pure locale, alla goffaggine autolesionista...

(20 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Isis: azzerare il turismo

Eccolo l’Isis temuto, nel cuore del Mediterraneo, molto più che Bengasi e Derna. A un passo dall’Italia che è Lampedusa, ma anche la Roma eterna su cui la propaganda del Daesh fa sventolare la minacciosa ombra del suo stendardo nero. Nell’attentato di Tunisi, venti vittime più due jihadisti, il bersaglio è chiarissimo: l’attività turistica....

(18 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Cairo due, il profumo dei soldi

Vecchia Cairo, addio. Occorrerà dimenticare Tahrir, Khalili, il vicolo del Mortaio, roba dall’odore stantio di rivoluzioni passate e di letteratura d’antan. Il sogno del domani è ampio 700 chilometri quadrati, tutti a est della capitale, un miracolo fiancheggiato da due enormi autostrade: Suez Road e Ain Sokhna Road. Nella metropoli futura, ricca di grattacieli, ci sarà...

(16 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Accordi afghano-pakistani, l’intoppo dei rifugiati

Sul valzer della diplomazia, con cui da mesi il presidente afghano Ghani corteggia, ricambiato, l’omologo pakistano Sharif, sta cadendo la tegola dei rifugiati. Dallo scorso gennaio circa 60.000 profughi afghani sono rientrati dal Pakistan. Motivo: il risentimento nazionalista scatenato dal massacro nella scuola di Peshawar compiuto da un gruppo di Tehreek-e Taliban. Del copioso commando (27...

(13 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Egitto: il complotto, i terroristi, la demonizzazione

Una delle teorie cui la presidenza Sisi dà gran fiato, usando un cospicuo contributo della massmediologia interna (un esempio è l’opinionista el-Menawy qui ospitato su Al-Arabiya), si basa sul grande complotto anti patriottico ordito da potenze straniere che avrebbe visto l’asse Doha-Washington supportare l’ascesa della Fratellanza Musulmana, e che continua a tramare...

(10 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Egitto: la forca torna, le elezioni s’allontanano

Ha sorriso sino alla fine Mahmoud Abdel-Nabi, fin quando la corda è stata stretta attorno al collo e il suo corpo è penzolato senza vita. Gli si contestava l’assassinio d’un uomo nel corso degli scontri scoppiati fra fazioni opposte durante la rivolta anti Mursi del luglio 2013. L’impiccato, in una prima fase del processo additato quale militante della Fratellanza Musulmana,...

(8 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Torture afghane, gli uomini neri di Karzai

Ci son volute 125 interviste di Human Rights Watch per confermare quello che strutture democratiche afghane, come la Social Association Afghan Justice Seeks, denunciano da un decennio: nel Paese uccisioni, torture, terrore proseguono come ai tempi della guerra civile sotto lo sguardo assente, e spesso complice, del governo. La chiamata di correo per l’ex presidente Karzai, introdotto assieme...

(5 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Cairo, il crescendo esplosivo

L’ultima esplosione, dove una vittima non è confermata, ma dieci feriti gravi sì, s’è verificata in un luogo centralissimo e simbolico: l’Alta Corte di Giustizia a Ramses Street, uno dei punti più frequentati e commerciali della capitale egiziana. Un palazzo, peraltro, controllatissimo. Evocativo di anni di udienze e sentenze clamorose, sebbene molti processi...

(3 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

I signori della morte

Scelgono di chiamarsi “Marg” che in dari significa morte. Sono l’ultimo gruppo paramilitare comparso in Afghanistan, con tanto di divise create coi colori della bandiera nazionale. Per “tranquillizzare” i concittadini dichiarano guerra a Talebani e Isis, per ora della provincia di Balkh dove girano a gruppi di 15-20 in sella a potenti moto. Chi li finanzia e sponsorizza...

(2 Marzo 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Mosul: la cultura in fumo e briciole

“La biblioteca di Mosul mi ha reso scrittore. Era in un posto magnifico negli anni Quaranta e Cinquanta: sulla riva destra del Tigri, presso il ponte Re Ghazi“ racconta l’iracheno Mahmoud Saeed che della narrazione ha fatto una ragione di vita. Accanto all’ultimo scempio operato dai tagliatori di teste dell’Isis, che applicano questa criminale manìa alle stesse...

(27 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Afghanistan, a chi serve il marchio Isis

Maschere per nuove insorgenze - Se l’Isis trova nella propaganda uno dei suoi più potenti cardini c’è chi usa questo marchio e la sua maschera per accreditare un’antica presenza nel sistema di potere afghano. Perciò la nuova vocazione di alcuni leader talebani ‘folgorati’ dal Daesh non sarebbe altro che una metamorfosi tattica. Almeno così...

(26 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Talebani: l’attrazione del Daesh

Storiografi e cronisti del jihadismo afghano e dei Warlords con la maiuscola presenti negli annali d’una guerra pluritrentennale devono aggiornare i taccuini. Da qualche mese l’Isis insinua i suoi progetti anche nel cuore dell’Asia per erodere, convertire, trasformare, cooptare. E fare “campagna acquisti” di combattenti. Una formidabile concorrenza all’antico strapotere...

(23 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Ghani: apertura talebana

La via diplomatica che il presidente afghano Ghani sta lastricando da mesi verso due nemici storici sembra percorribile. I colloqui con varie componenti talebane (Shura di Quetta e l’inafferrabile mullah Omar, sempre che sia vivo) potrebbero iniziare entro un mese. Ad accompagnarlo nel percorso quello che fino a ieri era considerato un demone per la nazione afghana: l’establishment pakistano,...

(20 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Guerra al Califfato, Al Sisi il salvatore

Difende l’onore egiziano il presidente Al-Sisi che non può vedere i suoi concittadini, in genere lavoratori emigrati per fame, inginocchiati e sgozzati secondo il macabro copione dei macellai dell’Isis. E coglie l’occasione per giocare una partita tutta personale aperta a più fronti, con cui cerca di mascherare contraddizioni e azioni sanguinarie che lo vedono protagonista...

(17 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

L’ora della guerra

Sangue lavato col sangue. Come aveva già fatto re Abdallah di Giordania dopo l’esecuzione spettacolarmente crudele del suo pilota - abbattuto, catturato e bruciato dai jihadisti - egualmente il presidente egiziano Sisi fa lanciare i missili dei suoi caccia sulle zone dove i miliziani neri avanzano. Per vendicare i 21 copti sgozzati sulle rive del Mediterraneo, tornato a essere proscenio...

(16 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Afghanistan, l’Isis contro i talebani

Nella “palude” afghana - Nel suo progetto d’espansione ad ampio spettro l’Isis non risparmierebbe il martoriato territorio afghano. Almeno secondo quanto spera e afferma un sedicente portavoce dello Stato Islamico, Abu Muslim Khurasani, che tramite un video ha lanciato i suoi strali contro il governatore della provincia di Ghazni, accusato di corruzione e reiterate ingiustizie....

(16 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Afghanistan, i raid di mezzanotte

In uno dei villaggi delle province nord-orientali, posto ai piedi delle cime innevate fra Afghanistan e Pakistan, nell’ottobre scorso una task force dell’Intelligence afghana, coadiuvata da truppe speciali dell’Us Army, ha compiuto caccia grossa. Lo rivela il New York Times raccontando come in quell’operazione è stato liquidato Abu Bara al-Kuwaiti e catturato il suo...

(13 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda,


in: «Afghanistan occupato»

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