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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 28 di 62)

Afghanistan, italiani gente brava

Al tenente Silvia Guberti - dimostrazione di fattiva emancipazione femminile che passa nello stare al fianco di colleghi uomini in un ambiente notoriamente maschilista - vorremmo far conoscere qualcosa di diverso dal carcere di Herat, curato fra gli altri dall’Esercito al quale appartiene e finanziato come “missione di pace” dal Parlamento italiano. Vorremmo farle conoscere cosa...

(10 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Galera Egitto, condanne e nuove stragi

Duecentotrenta condanne a venticinque anni di reclusione sono state comminate dalla Corte Suprema egiziana ad attivisti della protesta anti Mubarak del 2011, alcuni di questi come Ahmed Douma vivono in carcere da oltre tre anni. Mentre il detenuto più celebre della galera Egitto, il presidente deposto Mohammed Mursi, attende fra sei giorni l’inizio del suo terzo processo; stavolta con...

(9 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Turchia, Fidan si sfila

L’uomo dei segreti ferma la sua corsa, indirizzata ultimamente verso il Parlamento turco che sarà rinnovato ai primi di giugno. Così Hakan Fidan supercapo del Mit, che aveva lasciato la guida dell’Intelligence per entrare in politica, annuncia di ritirarsi dal cimento. La scelta potrebbe essere stata presa di concerto col presidente Erdogan, di cui Fidan è stato a...

(7 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Donne islamiche, il decalogo e la battaglia del Daesh

Non solo barbuti tagliagole, esaltati dalla purezza della propria giusta figura di combattenti, anche le donne miliziane fanno l’ingresso nell’organizzazione e nel Jihad del Daesh. Secondo un report recentemente reso noto dalla rete mediatica dell’Isis, che pubblicizza miliziane in niqab intente a imbracciare mitra, anche alle donne spetta un ruolo nello scontro con l’Occidente....

(6 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Daesh, il trionfo della morte

La spettacolarizzazione dell’orrore che l’Isis profonde con dovizia di particolari, che registra tramite tecniche d’immagine apprese dalla più sofisticata filmografia, che divulga con meticolosa attenzione promozionale ci fa chiedere a chi giova la conseguente sciagurata violenza. Giova di sicuro al programma di proselitismo che stabilisce termini ben definiti: il suo jihadismo...

(4 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

L’occhio del Daesh sull’Egitto

Dopo oltre quattrocento giorni di galera Peter Greste, il giornalista australiano corrispondente di Al Jazeera al Cairo è tornato libero. Il collega Mohamed Fahmy, tuttora in carcere con la comune accusa d’aver tramato contro la sicurezza del Paese, tenta l’escamotage di scrollarsi di dosso la nazionalità egiziana, conservando solo quella canadese, per uscire di prigione....

(3 Febbraio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Jelpke (Die Linke) “Il nostro sostegno a Pkk e Pyd, per la democrazia di base e uno sviluppo non capitalista”

Ulla Jelpke era fra i dieci parlamentari Die Linke che nello scorso novembre sventolarono nel Bundestag la bandiera del Partito Kurdo dei Lavoratori. Il gruppo protestava contro la revoca dell’immunità parlamentare alla collega Nicole Gohlke che chiedeva d’abolizione della messa al bando del Pkk, una misura in vigore in Germania dal 1993. Abbiamo raggiunto la deputata Jelpke a Berlino. Onorevole,...

(30 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Rojava, la tenerezza eroica delle belle bandiere

Il campo giallo con la stella rossa che garrisce al vento, immagine antica, piuttosto retorica, letta in cento poesie di patrie e soldati e guerre, di gente che combatte e crepa alla maniera antica, col fango sugli scarponi e la polvere fra i denti, riappare come se il mondo si fosse fermato. Nell’epoca dei droni - diffusori d’una morte asettica che preserva l’uccisore da rischi...

(28 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Egitto, lo Stato dei militari

Fra la ventina di morti registrati in Egitto nel week end del ricordo (l’anniversario della Rivoluzione tradita) e dell’ulteriore protesta (sollevata contro la legge e il presidente che reprimono i manifestanti) c’è un po’ di tutto. Una dimostrante pacifica e laicissima, qual era l’attivista socialista Shaimaa, spentasi nel centro del Cairo fra le braccia d’un...

(27 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Egitto, ricordare e morire

Protestava e ricordava, Shaimaa al-Sabbagh, per le vie del Cairo. Sfidando le leggi del presidente-generale Al-Sisi che da più di un anno definiscono terrorista qualsiasi dissenziente e infilano fra le sbarre ogni oppositore. Sfilava senza paura, assieme ad altri attivisti socialisti. Piccoli gruppi di temerari, senza veli né keffie di copertura a nascondere il volto. Un raduno che sapeva...

(25 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Afghanistan, il brand della liberà

Da un mese a questa parte nella ‘città proibita’ di Kabul il marchio dell’Enduring Freedom è diventato Freedom’s Sentinel. Il drappo della missione resta colorato di verde come i vessilli islamici, il motto cambia passando dall’assistenza e cooperazione all’attuale: addestramento, assistenza, consigli. Arrotolata la precedente bandiera, la forza Nato...

(25 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Saud, fra lignaggio e rinnovata potenza

Con la scelta di Salman come nuovo re e del principe Muqrin quale erede al trono, la tradizione della ricchissima e conservatrice petromonarchia saudita si pone in sintonia con talune tendenze espresse nella nazione dallo scomparso re Abdullah. Per la cronaca entrambi i designati sono figli del fondatore dell’Arabia Saudita, re Abd al Aziz Saud. Salman ha 80 anni, Muqrin è di dieci più...

(24 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Khama, la schiava del sesso

Il tristissimo caso di Khama è uguale ad altre storie di sopraffazione di genere introdotte dalle guerre. E dalla stessa pace. Certo dove imperversa la violenza, per decenni o per mille e mille anni, queste situazioni si sono ripetute. E’ un tempo fermo e infinito, che assimila stupri e oppressione sessuale a quel mondo maschile incentrato sul potere della forza e sulla forza del potere....

(22 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda

Algeria, il pensiero dopo la protesta islamica

Orgoglio islamico - Accanto alle urla dell’orgoglio islamico esplose con rabbia e un’identità su cui soffia prevalentemente il credo salafita, una nazione come l’Algeria s’interroga per bocca di politici e intellettuali sul binomio secolarismo-confessionalismo. Lì il laicismo ha fatto a lungo rima col colonialismo e solo parzialmente con la lotta di liberazione...

(20 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Hesen (Ypg): “Una resistenza senza precedenti contro le forze del terrore”

In un’intervista pubblicata sul sito della Rete del Kurdistan in Italia Sores Hesen, portavoce delle Unità di difesa del popolo, riferisce della reazione dei combattenti kurdi agli attacchi che i jihadisti dell’Isis hanno sferrato nelle ultime 48 ore su Kobanê e altre località del Rojava (Sirrin, Till Abyad). “L’Isis sta facendo giungere rinforzi quotidiani...

(19 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

L’Isis si riaffaccia a Kobanê

L’Isis non molla Kobanê e rilancia un’offensiva sulla città che nelle scorse settimane è stata riconquistata per l’80% dalle truppe kurde. Le Unità di protezione del popolo kurdo (Ypg) e di difesa delle donne (Ypj), che costituiscono buona parte della difesa di terra nell’enclave kurda del Rojava,stanno rispondendo all’offensiva. Le informazioni...

(17 Gennaio 2015)

ecam


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Ghani-talebani, un accordo per la vita politica

Cercasi taliban, disperatamente. Per colloquiare, trattare, pianificare un futuro che ad Ashraf Ghani sfugge di mano. Nonostante il patrocinio statunitense della sua elezione, nonostante il superamento dei brogli e dei contrasti quasi armati con Abdullah, nonostante l’affratellamento dei due contendenti la normalizzazione del Paese è pura finzione. Perciò, fra un attentato e l’altro,...

(15 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Peshawar, il trauma, la scuola, l’incerto futuro

E’ una vittoria perché tornano a scuola, contro chi vuole calpestare questo strumento di crescita e trasformarlo in luogo di paura. La divisa verde che li contraddistingue fa più college British che caserma sebbene il luogo, dopo l’attentato della follìa, costato la vita a centoquarantanove fra bambini scolari e giovani studenti, sia controllatissimo e cinto di filo...

(13 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

L’Islam, riflette sull’estremismo di casa

Accanto alla marcia repubblicana di Parigi che va in mondovisione, l’area dell’Islam sunnita s’interroga su se stessa. Personalità religiose, intellettuali e politologi musulmani discutono sui pericoli e danni del fondamentalismo. Avevano iniziato a farlo già un anno fa in Kuwait a un summit dei Paesi arabi che si ripeterà a marzo. Il discorso è proseguito...

(11 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

I buchi dell’Intelligence francese sui Kouachi

Conosciuti e sorvegliati lo erano da tempo i fratelli Kouachi, figli d’immigrati algerini, orfani insieme ad altri fratelli. Un’adolescenza difficile e una giovinezza anche peggiore con tutte le devianze dell’immigrazione marginale delle banlieux. Chérif, il maggiore, appare presto il più inquieto e violento, nel 19° arrondissement dove abita con Saïd. Si trova...

(9 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda

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