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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 29 di 62)

L’orrore fondamentalista agli occhi islamici

La Lega Araba e un’istituzione prestigiosa come la moschea cairota di Al-Azhar hanno decisamente condannato l’attacco terroristico di Parigi,indicando il limite invalicabile calpestato dai guerriglieri del terrore. Ma il comune sentire nel mondo musulmano è variabile e variegato. Nei luoghi dove la guerra e la morte sono diventati, purtroppo, ordinaria quotidianità poco ci...

(9 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Terra nostra

Si chiamava Pino Daniele, non solo lui, il cantante, ma l’album della vita. Dove c’è quasi tutto, sebbene nella vita si cambi, però senza tradire: le radici, l’origine, la melodia, l’ispirazione, la voglia d’essere se stessi senza egoismi, grazie alle contaminazioni che rafforzano, alle mescolanze che fanno crescere. Metteva poesie in musica, come altri...

(5 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Culture contro»

Galera Egitto: fra reporter di Al Jazeera e detenuti dimenticati

Se usciranno, ma non è affatto scontato, sarà per la decisione dell’emittente televisiva qatarina di voler chiudere Mubasher Masr Channel più che per un gesto di clemenza. Quel canale di Al Jazeera è un coltello nel fianco della casta militare del Cairo e risulta indigesto anche a poliziotti e magistrati. Per i servizi trasmessi i giornalisti australiano Peter Greste,...

(3 Gennaio 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Missione Isaf, inglorioso addio alle armi

Via dall’Afghanistan, ma non del tutto. Chi torna a casa sono 40.000 militari (32.000 statunitensi) della missione Isaf che conclude il suo ciclo di tredici anni di “guerra al terrore” dagli esisti disastrosi. Ufficialmente ha lasciato sul terreno 3.500 suoi uomini, ma ci sono anche i cadaveri non conteggiati di contractors impegnati in svariate occasioni soprattutto incursioni,...

(29 Dicembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Pashtunistan, vendette e danni collaterali

La strage degli studenti di Peshawar ha lasciato ulteriori strascichi repressivi nelle aree tribali (Fata) e nel territorio pakistano. Nella provincia detta Khyber Agency è stato colpito a morte un noto comandante talebano denominato Saddam. Lo comunicano le forze di polizia pakistane responsabili dell’azione che hanno anche ferito suoi sei complici. L’ucciso era sospettato d’aver...

(27 Dicembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Nonno Essebsi, presente e passato

Alla fine il grande vecchio del sistema tunisino ce l’ha fatta: Beji Caïd Essebsi è il nuovo presidente della Repubblica con oltre il 55% dei consensi. Il primo democraticamente eletto, chiosano molti commentatori, puntualizzazione reale visto che la Tunisia post coloniale nasceva da colpi di mano di Bourguiba e Ben Ali. Essebsi li ha serviti entrambi con ministeri d’alto profilo...

(23 Dicembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Fata, dove cova l’odio

L’enormità del massacro, operato in gran parte sparando sull’indifeso bersaglio infantile e adolescenziale, la volontà di motivarlo come una vendetta per gli attacchi subiti dall’esercito pakistano su quell’area tribale considerata (e di fatto vissuta) come il proprio territorio pashtun, mostrano la durezza e la bestialità dello scontro fra i Tehreek-e-Taliban...

(17 Dicembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Pakistan, strage di studenti

Un attacco senza cuore, rivolto ai figli dei militari, bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni. Sferrato stamane a Peshawar da un commando talebano, i Tehreek-e-Taliban, una delle formazioni più intransigenti della galassia fondamentalista. Volto a vendicare l’offensiva che l’esercito pakistano conduce dallo scorso giugno nella zona del nord Waziristan, sul confine afghano. E’...

(16 Dicembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Turchia, la domenica delle manette

La domenica delle manette cala sul sultanato erdoganiano portando in galera 31 giornalisti che come altre figure (studenti, minatori, kurdi, oppositori d’ogni genere e anche poliziotti e magistrati sgraditi) infastidiscono il sentimento d’onnipotenza del presidente-padrone. L’ennesima ondata repressiva attuata giunge alla vigilia di quei processi di corruzione e malaffare che un...

(15 Dicembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Uomini: John e Samir

Uno è Samir Naji, yemenita. Accusato d’aver servito Osama Bin Laden e per questo rinchiuso per anni nel super lager di Guantanamo Bay. E lì “trattato” sostiene l’altro, lo statunitense John Brennan direttore della Cia. Vite indirettamente incrociate nell’angolo nero dell’isola cubana dove certe pratiche sono diventate scuola di rinnovata coercizione....

(12 Dicembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Afghanistan, attacco continuo

Nuovo mattino, nuovo attacco. Ancora una volta nella superprotetta Kabul, che in realtà offre il fianco come e più di altri luoghi afghani. La bomba esplode nel nono distretto cittadino, colpendo l’ennesimo gruppo di auto in movimento nella capitale. Dall’area delle ambasciate (dov’è anche quella italiana), in particolare da quella britannica, escono alcune vetture...

(27 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Sultanpascià Erdogan, gli uomini che svalutano le donne

La maniacale presenza scenico-ideologica (e ora anche teologica, così Fethullah impara) con cui sultanpascià Erdogan non si lascia sfuggire occasione per annunci, esternazioni, inviti forzosi, imposizioni, divieti e ora anche prediche s’è sviluppata a lungo negli anni di premierato. Dall’agosto scorso, che l’ha incoronato presidente islamico a furor di scheda,...

(25 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Sisi insegue l’Europa

Apertura all’Europa del presidente-generale per offrire chance all’Egitto martoriato da un’economia disastrata e dall’instabilità interna sfociata negli ultimi mesi anche nel terrorismo. Abdel Fattah Sisi, il golpista legale, inizia stamane un tour italiano che lo porta al cospetto di Napolitano e Renzi, ma anche da papa Francesco, per poi volare in Francia. Un viaggio...

(24 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Tunisia, l’ora del presidente

Torna alle urne la Tunisia del cambiamento e della conservazione, stavolta votando per il nuovo presidente. Ventisette candidati, vecchi volponi e alternative reali o presunte. Tredici gli indipendenti. La tesi d’una Tunisia unica nazione delle Primavere arabe a essersi preservata dal caos e dalla restaurazione autoritaria è davanti agli occhi di tutti. Il miracolo s’è materializzato...

(22 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Egitto, lo scontro del terrore

Taluni analisti iniziano a domandarsi quanto siano utili azioni e metodi antiterroristi dell’esercito egiziano nella caldissima regione del Sinai. Secondo l’establishment cairota, che è un tutt’uno col presidente-generale Al Sisi, lo sono. Ma l’escalation di attacchi, sino a giungere a quello dello scorso 24 ottobre che ha ucciso 31 soldati, e le rabbiose reazioni militari...

(14 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Afghanistan, l’Usaid aiuta le donne?

Rula - S’è mobilitata anche la First lady Rula Ghani che sul tema sta sostenendo un marito impegnatissimo nella fase seguente la sua designazione ufficiale a Presidente. La nuova leadership afghana per celare-distrarre-alterare la realtà dell’establishment politico sulla condizione femminile lancia una campagna a sostegno d’una non meglio precisata “responsabilizzazione”...

(10 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

La Guerra, il coraggio, i prati

E’ stata Guerra ed è stata Grande, così l’hanno definita per i numeri: fra i sedici e i venti milioni di morti. Ammazzati e crepati. Nove di qua, sette di là e tre milioni che non si sa di chi fossero. Alla fine della conta non importava più, tanto di nomi con cui infarcire lapidi ce n’era un’infinità. E degli sconosciuti uno valeva per tutti,...

(8 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «1914-1918: il grande crimine della borghesia»

Nidaa Tounes, il vecchio vestito di nuovo

Un mix di liberali e conservatori tutti invariabilmente liberisti, uomini vicini a Bourguiba, come il leader ottantottenne Essebsi, ministro degli interni e degli esteri del presidente-padrone, poi premier lui stesso per dieci mesi del 2011, dopo la fuga del despota Ben Ali. Nidaa Tounes, il nuovo primo partito della Tunisia elettorale, è una creatura di due anni di vita e appare come un coacervo...

(5 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Programma Ghani: business, patria e sicurezza

“Nel Paese abbiamo 4.000 affaristi e molti sono pronti a lanciarsi sul mercato cinese” dichiara il presidente afghano Ghani di ritorno da un viaggio a casa dell’immenso e potente vicino, sempre più interessato a ciò che c’è sotto il suolo afghano e preoccupato a cosa si muove sopra. All’inverso alcuni di questi businessmen si mostrano assillati dalla...

(2 Novembre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Rapporto Onu, la forza dell’internazionale jihadista

Secondo un rapporto del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, i cui contenuti sono diffusi dalla testata britannica The Guardian, oltre 15.000 guerriglieri jihadisti sono in viaggio per dar manforte allo Stato Islamico in Siria e Iraq. Sono prevalentemente giovani provenienti da un’ottantina di Paesi, anche da alcuni che non hanno mai partecipato ad azioni di polizia internazionale contro il...

(31 Ottobre 2014)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

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