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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 22 di 62)

Saud-Isis, così simili così diversi

I bianchi boia della spada e i neri sgozzatori del coltello sono due facce della stessa medaglia. Il piano saudita non differisce dal disegno del Califfo, scrive sul suo blog la Guida Suprema iraniana ayatollah Khamenei. Una semplificazione che non corrisponde alla realtà ma contiene una verità che è sulla bocca di tutti: governare col terrore diventa un progetto politico sempre...

(4 Gennaio 2016)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Arabia Saudita, il regno della decapitazione

Avviare l’anno con la morte. E’ quanto fa la dinastia Saud che ha messo in atto quarantasette delle oltre cinquanta condanne capitali già decretate nel mese di ottobre. Fra le vittime c’è lo sceicco sciita Nimr al-Nimr della moschea di Qatif nell’area orientale del Paese dove si concentrano molti giacimenti petroliferi. In galera dal 2012, Nimr era stato sottoposto...

(2 Gennaio 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Erdogan: anno nuovo, vecchi crimini

“La Repubblica di Turchia ha le risorse e la determinazione per vincere l’organizzazione terrorista (kurda, ndr). Le nostre forze di sicurezza stanno continuando a ripulire montagne e città dalla presenza terrorista e continueranno a farlo”. E’ l’augurio di fine anno che il presidente Recep Tayyip Erdogan lancia alla sua gente, a tutti i turchi anche repubblicani...

(1 Gennaio 2016)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Afghanistan, ritiri e ritorni

Un ‘uccellino diplomatico’ che ha raggiunto il New York Times (è facile e conveniente volare nelle attrezzate redazioni dei media statunitensi) rivela che - prima del risvolto favorevole del trascorso week end con cui le forze talebane hanno mostrato il proprio “contropotere territoriale” anche nella provincia dell’Helmand - copiose truppe Nato erano accorse in...

(23 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

La Voce del Califfato trasmette in Afghanistan

La campagna di reclutamento del Daesh in Afghanistan non tralascia alcun mezzo. Così i miliziani neri dopo essersi infilati fra le diatribe dei dissidenti talebani che contestano la leadership del mullah Mansour, aver utilizzato azioni armate contro le truppe Nato e contro certi turbanti doc, essersi introdotti in alcuni villaggi nella costruenda regione del Khorasan improvvisando scuole di...

(21 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Coalizione anti Daesh e smanie di potere saudita

Se cerchiamo su una carta geografica le 34 nazioni che aderiscono alla coalizione anti Stato Islamico lanciata e diretta dalla dinastia saudita, troviamo Maghreb, Mashreq, Sahel e anche qualcosa in più come Uganda, Kenia, Somalia (udite) e Pakistan, Afghanistan, Bangladesh, Malesia. Tutti insieme per combattere i miliziani neri sparsi in vari luoghi di Medioriente, Asia e Africa, e presenti...

(16 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Diyarbakir, morire di coprifuoco

Siyar Salman e Serdil Cengiz erano due giovani del distretto di Sur, diciannove anni il primo, ventuno il secondo. Sono morti ieri di coprifuoco, presso Diyarbakir. Colpiti da proiettili “vaganti” come l’avvocato dei diritti Tahir Elçi, freddato a sua volta durante una conferenza stampa tenuta giorni addietro all’aperto, sotto lo storico minareto della città....

(15 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Kandahar, talebani all’attacco delle basi aeree

La propaganda della forza - L’aeroporto di Kandahar, nell’omonima provincia, è una delle otto basi militari (le altre sono Kabul, Bagram, Camp Marmal, Herat, Mazar-e-Sharif, Jalalabad, Khost) nelle quali l’esercito statunitense mantiene i suoi 13.000 soldati, più o meno mercenari. Questa base martedì notte è stata al centro d’un nuovo attacco in...

(10 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

La Turchia della licenza d’uccidere

Mentre l’attenzione internazionale è concentrata sull’attacco che il presidente Erdogan ha ricevuto dal Gotha militare russo per i presunti traffici di petrolio a vantaggio della famiglia prima che della Turchia, la situazione repressiva nel Paese continua a segnare uno stato d’estrema tensione e di morte. Verso chiunque ponga il desiderio di libertà, democrazia, autodeterminazione,...

(4 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

La vendetta di Putin s’abbatte sul clan di Erdogan

Stavolta non è la telecamera di Cumhuriyet a svelare le magagne del sultano, ma una sequela d’immagini satellitari che il ministero della Difesa russo mostra in pompa magna al proprio Stato maggiore e a giornalisti convocati per una conferenza stampa a Mosca. I fotogrammi evidenziano quello che tutti sapevano - a cominciare dal Pentagono intervenuto a palese difesa di Erdogan - e si teneva...

(3 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Elçi, l’inviato dei diritti che faceva paura

Indagini - Il governatore di Diyarbakir Hüseyin Aksoy ha creato un centro di crisi per provare a comprendere i punti oscuri che costellano l’omicidio di Tahir Elçi, avvocato, attivista e ideologo d’un percorso che il movimento filo kurdo sta compiendo almeno da un paio d’anni sul fronte di una diversificazione strategica, che comprende le scelte compiute dall’Hdp...

(1 Dicembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

I misteri dell’omicidio Elçi

Notizie riprese dalla stampa turca (Hurriyet) riguardo alla dinamica dell’omicidio di Tahir Elçi rivelano il ritrovamento a terra d’una pistola, non appartenente agli agenti in borghese in servizio di copertura della conferenza stampa all’aperto tenuta dall’avvocato dei diritti civili in un punto storico del rione di Sur: le quattro colonne del minareto della moschea...

(30 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Diyarbakir, assassinato Elçi l’avvocato dei diritti

Muoiono manifestanti, oppositori, avvocati, giornalisti e con loro muore la democrazia nella Turchia erdoganiana. Stamane Tahir Elçi, notissimo giurista dei diritti civili della comunità kurda e presidente di Diyarbakir Bar Association, stava parlando in strada nell’omonima località, una conferenza stampa all’aperto sul clima repressivo che nelle terre nell’est...

(29 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Turchia, arrestati i giornalisti Dündar e Gül

Le minacce erano state dirette e pesanti con tanto di denuncia da parte di Erdogan in persona: Dündar, il direttore di Cumhuriyet, è un provocatore, traditore e terrorista collegato col network del movimento Hizmet; ha inscenato il ritrovamento di armi nelle casse di medicinali in viaggio verso la Siria per denigrare la patria; merita un ergastolo, anzi due, per attentato alla sicurezza...

(27 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Droni ancora a segno: ucciso un leader dei Tehreek-i-Taliban

La Cia lo dà per morto nell’ultima operazione compiuta da quattro droni nell’area di Damma, fra Afghanistan e il nord Waziristan, il portavoce dei Tehreek-i-Taliban nega decisamente che la notizia abbia fondamento: l’attacco c’è stato, si contano una dozzina di guerriglieri colpiti, ma Khan Said Sajna non sarebbe fra le vittime. Lui è il leader della frazione...

(27 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Egitto: urne semideserte

Migliora di poco la percentuale di voto al secondo turno delle consultazioni politiche in Egitto che coinvolgevano 13 governatorati, fra cui la capitale, l’area del Delta del Nilo, Port Said, Suez. I dati, di fonte ministeriale, indicano un 29.9% di afflusso contro il 26.6% del turno di ottobre che aveva coinvolto 14 province. Secondo statistiche esterne il voto complessivo non supera il 21%...

(26 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Kabul, mani sulla città. Dopo i furti bancari arriva Smart-city

In quella municipalità di Kabul chiamata Shahrak-e Hoshmand, sorta e ora ampliata lungo la via che conduce all’aeroporto - cittadella-bene definita ‘Smart city’ dai signori che se ne intendono - è recentemente comparso mister Khalilullah Ferozi. Per chi ha conoscenza e memoria si tratta d’un elemento (l’altro era Sherkhan Farnood) vicino al clan Karzai....

(24 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Adel e Jonah, placcati dalla morte

Non ce lo mostra neppure l’onnipresente Al Jazeera il volto di Adel, eroe e martire di Burj el-Barajneh - cintura sud di Beirut, quartiere sciita e una delle roccheforti di Hezbollah - dove nel tardo pomeriggio del 12 novembre due miliziani del Daesh hanno seminato morte e falciato 43 persone. Usavano i loro corpi come mine, muniti della cintura da kamikaze. Una strage orrenda, come sono le...

(20 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Fuga dalla Kabul degli affari

Fugge anche la gioventù dorata plasmata per il sostegno alla “classe dirigente” afghana. Giovani formati presso l’Università di Kabul oppure spediti a studiare direttamente negli States per essere inserirti nella locale macchina amministrativa. Il volto immacolato del sistema corrotto voluto da americani ed europei. Quei ragazzi ci credevano, s’avvantaggiavano...

(18 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Khorasan, i figli della jihad

“Come si chiama questo?” domanda il maestro mostrando un fucile d’assalto. “Kalashnikov” risponde l’allievo. “E in Pashto?” “Machine” è il riscontro, rapido ma a mezza voce. “A cosa serve?” “A punire gli infedeli”. “E questa cos’è?” “Una bomba a mano”. “Perché...

(16 Novembre 2015)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

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